giovedì 28 maggio 2015

HOTEL SPLENDID


 
"Hotel Splendid" non è un luogo, ma un susseguirsi di sensazioni, di stati d'animo. 
Quarantaquattro profughi di etnia africana non si raccontano ma osservano, riflettono, hanno paura. 
Proiettati in una realtà sconosciuta giacciono prigionieri in un limbo spazio-temporale. 
In un presente assente, esuli dalla propria terra natia, l'immaginazione e la dimensione onirica divengono il rifugio più sicuro dove ritrovare la pace dai tormenti del passato.

Tuttavia l'immaginazione e il sogno possono manifestare la pulsione più autodistruttiva dell'uomo, e da rifugio trasformarsi in fiamma che alimenta il ricordo più doloroso e l'incubo più cupo e tenebroso. 
In una dimensione immaginativa altalenante l'unica certezza rimane un futuro ignoto. 

Biografie:
Andrea Santese (1987) è nato e cresciuto in Monza. Conclusi gli studi filosofici presso l'Università Statale di Milano si dedica interamente alla fotografia occupandosi di tematiche sociale e ricerca. Nel 2014 è vincitore della borsa di studio al Master in Photography and Visual Design indetto da NABA (Nuova accademia di Belle Arti) e Fondazione Forma Milano. Attualmente è allievo e assistente del Maestro e fotografo Daniele Casadio. 

Sabina Ghinassi critica d’arte, curatrice e giornalista culturale. Ha collaborato con i quotidiani la Gazzetta di Ravenna, Il Messaggero, Il Resto del Carlino e come caporedattore con i magazine >bmm e >bmm Zone. Attualmente collabora con il magazine mensile Casa Premium. Ha presentato, tra le molte, personali di artisti come Piero Dorazio, Achille Perilli, Gianni Dova; ha curato la sezione dedicata a Ravenna, Lugo ed Imola per la mostra Pittura in Romagna- Aspetti e figure del Novecento( Cesena 2001). Dal 2000 collabora con l’Associazione Culturale Mirada di Ravenna al Concorso per giovani artisti RAM. Dal 2000 al 2006 ha curato ed organizzato per l’ Associazione RavennArte quattro edizioni della Biennale Internazionale Giovanile del Mosaico Città di Ravenna. Nel 2010 è autrice, in collaborazione con Maria Rita Bentini, del libro I primi centottant’anni dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna, Longo Editore. Dal 2014 è Presidente di Rete Almagià, un’associazioni di otto differenti associazioni culturali, con la quale cura i progetti di mappatura interattiva delle giovani generazioni del territorio Map Your City e Ravenna Urban Tribes attraverso sperimentazioni vicine all’arte relazionale.

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